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L'uomo, i documenti e la storia 1519-1594
a cura di Frederick Ilchman e Robert Echols, 1° ed. 2018.
pp. 144, 1° ed.
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Anish Kapoor
Gallerie dell'Accademia e Palazzo Manfrin, Venezia
10 Aprile - 09 Ottobre 2022
Dal 20 aprile al 9 ottobre 2022, in concomitanza con la prossima Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, le Gallerie dell’Accademia di Venezia dedicano una straordinaria mostra al grande artista, internazionalmente riconosciuto, Anish Kapoor. La mostra avrà un carattere retrospettivo, presentando i momenti chiave della carriera dell’artista accanto ad un nuovo corpo di lavori inediti. Per la prima volta verranno esposte le nuove opere fortemente innovative, create utilizzando la nanotecnologia del carbonio, così come i recenti dipinti e le sculture che testimoniano la vitalità e la spinta visionaria dell’attuale produzione artistica di Kapoor.

Come annunciato nel corso della conferenza stampa tenutasi alle Gallerie, alla presenza del Direttore Giulio Manieri Elia, del curatore della rassegna, Taco Dibbits e di Anish Kapoor, il percorso espositivo si arricchirà di una seconda e prestigiosa sede: lo storico Palazzo Manfrin, nel sestiere Cannaregio di Venezia, alla cui collezione originariamente apparteneva un nucleo significativo di capolavori oggi esposti all’interno del Museo. Palazzo Manfrin, acquistato nel 1788 dal conte Girolamo Manfrin, ricco commerciante di tabacco, il quale aveva trasformato il primo piano dell’edificio in una galleria d’arte, è stato considerato per la sua raccolta di dipinti, ma anche di sculture, libri e stampe, una sorta di “completamento del patrimonio di pittura veneziana esposto all’Accademia di Belle Arti”. La Galleria era divenuta, infatti, una delle maggiori attrazioni turistiche di Venezia, visitata, tra gli altri, da Antonio Canova, Lord Byron, John Ruskin ed Edouard Manet. Quando, intorno alla metà dell’Ottocento, le opere della collezione furono vendute, dopo la morte di Manfrin, il patrimonio delle Gallerie dell’Accademia si arricchì di ventuno dipinti tra i quali alcuni dei suoi maggiori capolavori: La Tempesta e La Vecchia di Giorgione, oltre a opere di grande qualità come il San Giorgio di Andrea Mantegna e il Ritratto di giovane uomo di Hans Memling, la Madonna in trono con il Bambino e un devoto di Nicolò di Pietro, I Santi Paolo e Antonio eremiti di Girolamo Savoldo, San Pietro e San Giovani Battista di Alessandro Bonvicino, detto Moretto.

È, quindi, quanto mai significativo il legame tra Palazzo Manfrin, scelto da Kapoor come sede della sua fondazione artistica, il cui progetto di restauro è stato affidato all’architetto Giulia Foscari (UNA/FWR Associati), e le Gallerie, che rappresentano la più importante collezione d’arte veneziana e veneta del mondo. In questa prospettiva, le opere di uno dei maggiori artisti contemporanei si ricollegano a un preciso contesto artistico di importanti esperienze e riferimenti, e fanno rivivere la storia stessa di Venezia e della sua tradizione pittorica, alla quale Anish Kapoor attinge costantemente come fonte d’ispirazione e creatività.
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