Alessandra Necci, biografa storica e direttrice delle Gallerie Estensi di Modena e Sassuolo, ripercorre l’esistenza della mecenate d’arte Ileana Sonnabend, la cui collezione è il fulcro del nuovo museo d’arte contemporanea che inaugurerà a Mantova il 29 novembre 2025 nel Palazzo della Ragione
Ci sono esistenze contrassegnate dal nomadismo, da un “animo gitano”. Che molti concepiscono come mero bisogno di movimento e di esperienze nuove. Ma l’animo gitano ‒ nella sua migliore espressione ‒ è qualcosa di più strutturato: da una parte si nutre di un’indipendenza, un’anticonvenzionalità, un’autonomia sostanziale, dall’altro deve ancorarsi da qualche parte per non girare a vuoto. Chi lo possiede non sta mai dove gli altri pensano che debba essere. È cosmopolita, cittadino del mondo, curioso di tutto e a suo agio ovunque. E il rischio di dispersione ‒ che in effetti corre ‒ può essere bilanciato da disciplina, “autocentratura”, pragmatismo.
È il caso di Ileana Sonnabend, gallerista, mecenate e mercante d’arte venuta al mondo a Bucarest e in seguito naturalizzata americana. Il suo cognome, alla nascita ‒ il 25 ottobre 1914 ‒ è Schapira. Suo padre, Mihai, è un industriale ricchissimo, la sua è una famiglia ebrea. Sua madre, Marianne, è austriaca. Una circostanza che ha notevole influenza. Come ricorderà Antonio Homen, “il luogo importante per la famiglia era Vienna… Ileana era solita dire che il suo interesse per l’arte era nato dall’essere stata lasciata per giornate intere al museo di Vienna, mentre la madre e la sorella andavano per compere”.
La piccola Schapira trascorre un’infanzia e un’adolescenza protetta e felice (Bucarest, nel primo Novecento, è una città vitale e culturalmente stimolante). A un certo punto, però, il suo spirito nomade emerge. “Non vedevo l’ora di sposarmi” ‒ dirà. “Ho incontrato Leo. Era diverso dagli altri. Voleva trasferirsi. Sarebbe partito presto e, poiché volevo trasferirmi dalla Romania a tutti costi, l’ho sposato”. Leo Castelli è un ricco collezionista e mercante d’arte italiano, poi definito “il più importante gallerista del XX secolo”. Il suo cognome alla nascita è Krausz, in seguito prenderà quello della madre, a causa dell’antisemitismo e delle leggi razziali. Il suo stretto legame con l’Italia verrà condiviso da Ileana, che con la famiglia ha trascorso spesso, da bambina, le vacanze a Venezia e a Napoli.
I due si sposano nell’ottobre 1933, poi vanno a vivere a Parigi e aprono una galleria d’arte. Ma il momento è difficilissimo, la città viene invasa dai tedeschi, per cui nel ’41 la coppia si sposta a New York. Lì, in quegli anni, nasce la cosiddetta Action painting, di cui Leo sarà punto di riferimento. I Castelli cominciano a mettere insieme una collezione di importanti opere d’arte e, nel ’57, aprono una galleria. Siamo al Neo Dada, alla Pop Art, a Roy Lichtenstein, a Jasper Johns, a Andy Warhol e a molti altri. “L’air du temps” soffia con forza.
Poi Ileana si innamora del letterato Michael Sonnabend e, dopo il divorzio, lo sposa. Nel ’62, i Sonnabend fondano a Parigi la galleria omonima, dove trovano posto non solo gli artisti americani, ma gli italiani come Schifano e Pistoletto. L’Italia sarà sempre viva in Ileana, come dimostrerà la sua collaborazione con gli Incontri Internazionale d’Arte per la mostra Contemporanea, voluta dalla mecenate Graziella Buontempo nello spazio sotterraneo di Villa Borghese. Nel ’70, la Sonnabend torna a New York, dove si trasferisce poco dopo. E naturalmente dà vita a una filiale della galleria, che diviene un punto di riferimento internazionale dell’arte europea e americana dell’epoca. Visionaria e pragmatica, resta una grande scopritrice di talenti (nel’86, con Neo-Geo, mette Jeff Koons sotto i riflettori). È il 2007 quando quella geniale “cacciatrice” di genialità ‒ “cacciatore amoroso”, come la definisce Bonito Oliva ‒ si spegne.
Alessandra Necci
https://www.sonnabendmantova.it
BIO
Alessandra Necci è nata a Roma, dove si è laureata in Giurisprudenza alla Sapienza. Si è specializzata a Sciences Politiques a Parigi. È avvocato. Ha lavorato molti anni nelle istituzioni italiane. Ha scritto molte biografie storiche di successo, in particolare su grandi figure femminili. Cura per Il Messaggero di Roma la rubrica settimanale Le Donne nella Storia e nel Mito sulla Cultura. Insegna Storia dell’Economia alla Luiss di Roma. Attualmente è direttrice delle Gallerie Estensi di Modena e Sassuolo.

Cover photo: Ileana Sonnabend fotografata da Lina Bertucci alla Sonnabend Gallery, New York 1989
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