Anselm Kiefer. Questi scritti, quando verranno bruciati, daranno finalmente un po’ di luce (Andrea Emo)

Sala dello Scrutinio a Palazzo Ducale, Venezia
26 marzo - 29 ottobre 2022

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A cura di Gabriella Belli e Janne Sirén
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Anselm Kiefer esporrà una serie di nuove opere nella Sala dello Scrutinio di Palazzo Ducale a Venezia in occasione della 59a Biennale d’Arte. Kiefer è stato invitato dalla Fondazione Musei Civici di Venezia (MUVE) a presentare un’installazione di dipinti site-specific che dialogano con uno degli spazi più importanti di Palazzo Ducale e con la storia di Venezia. La mostra aprirà il 20 aprile 2022 e sarà visitabile fino al 29 ottobre 2022.

A volte succede che ci sia una convergenza tra momenti passati e presenti, e quando questi si incontrano si sperimenta qualcosa di simile all’immobilità nell’incavo dell’onda che sta per infrangersi. Avendo origine nel passato ma appartenendo in fondo a qualcosa di più di esso, questi momenti fanno parte tanto del presente quanto del passato, e ciò che generano è importantissimo. – Anselm Kiefer

Palazzo Ducale ha accolto generazioni di artisti tra i quali Giovanni Bellini, Vittore Carpaccio, Tiziano, Veronese, Tintoretto e molti altri. Lo spazio monumentale della Sala dello Scrutinio, la sede designata all’elezione del Doge, è riccamente decorato da dipinti che celebrano il potere della Serenissima Repubblica di Venezia.

I riferimenti filosofici e letterari sono sempre stati centrali per la comprensione del lavoro di Anselm Kiefer. La mostra prende il titolo Questi scritti, quando verranno bruciati, daranno finalmente un po’ di luce dalle parole del filosofo veneto Andrea Emo (1901-1983), i cui scritti Kiefer ha incontrato per la prima volta sei anni fa. Il metodo artistico di Kiefer ha infatti profonde consonanze con il pensiero filosofico di Andrea Emo.

Nell’installazione a Palazzo Ducale Kiefer riflette inoltre sulla posizione unica di Venezia posta tra il Nord e il Sud e sulla sua interazione tra Oriente ed Occidente trovando connessioni altrettanto significative tra queste differenti culture, la storia della città e il testo dell’opera tragica di Goethe, Faust: Seconda parte (1832).

« A volte succede che ci sia una convergenza tra momenti passati e presenti, e quando questi si incontrano si sperimenta qualcosa di simile all’immobilità nell’incavo dell’onda che sta per infrangersi. Avendo origine nel passato ma appartenendo in fondo a qualcosa di più di esso, questi momenti fanno parte tanto del presente quanto del passato, e ciò che generano è importantissimo. »

Anselm Kiefer
La mostra sarà accompagnata da un catalogo riccamente illustrato, pubblicato da Marsilio, contenente testi dei curatori Gabriella Belli e Janne Sirén e altri illustri autori: Salvatore Settis, Massimo Donà, Jean de Loisy, Elisabetta Barisoni e una conversazione tra Hans Ulrich Obrist e Anselm Kiefer. Gabriella Belli, direttrice della Fondazione Musei Civici di Venezia, ha detto: “Lo scopo di questa grande opera è capire quanta necessità oggi abbiamo negli spazi pubblici di testimoniare il nostro tempo, di costruire una epifania della nostra era contemporanea, di “mettere in scena” il tempo presente e i valori universali”.

 

Foto cover: Anselm Kiefer © Georges Poncet

Anselm Kiefer. Questi scritti, quando verranno bruciati, daranno finalmente un po’ di luce (Andrea Emo)

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