Almaviva, o sia L'inutile precauzione era il titolo originale con cui il 20 febbraio 1816, sulle scene del Teatro Argentina di Roma, apparve Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini. Il pesarese aveva scritto l'opera in tutta fretta (poco più, poco meno di venti giorni) su un libretto del giovane poeta Cesare Sterbini, rimodellando Le barbier de Séville di Beaumarchais già ridotto a libretto nel 1782 da Petrosellini per Paisiello (un vero capolavoro, che lasciò tracce profonde anche su Mozart). Il misurarsi con la fama di uno dei più acclamati maestri della tradizione napoletana giocò a Rossini l'arcinoto fiasco della prima rappresentazione: ma il successo puntualmente arrivò, e già a partire dalle successive serate romane il Barbiere si affermò come una delle opere più note ed eseguite.
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