Che tipo di Natale sei?

Il tuo risultato:
Radical N.E.R.D. 🤓💫



Tutto ciò che è umano mi interessa.

Cultura alta, cultura pop, tecnologia, artigianato, non esistono differenze né gerarchie per te, che pratichi l’arte dell’approfondimento laterale ad altissimi livelli. Anche a Natale.
Leggiadrə come un gatto, osservi con la giusta distanza ma mai con snobismo gli altri umani mentre si compiacciono o si struggono per il Natale, lì, nella loro piccola e densa bolla, mentre il tuo meraviglioso e arioso multiverso pulsa delle infinite variazioni esistenti e possibili riguardo la festività occidentale.
PiĂą prosaicamente: guardi il cappone in tavola a Biella, mentre voli sulle ali del pollo fritto che stanno per addentare a Tokyo, ascolti la playlist di

Michael Bublé che ha imposto tua cugina e ti viene subito in mente Joulupukki e il “Canto della Capra” in Finlandia.

Ma così, senza eccessivo pathos, con serenità.

Eccoti a Londra, mentre passeggi mollemente tra le sale del Victoria & Albert Museum e la tua attenzione non è catturata dai sette Cartoni di Raffaello, né tantomeno dalle Tre Grazie di Canova, no.
Tu improvvisamente non vedi altro che l’incarto vagamente cringe di un dolcetto dimenticato ancorché musealizzato, questo:

Tom Smith
Totem Cracker, 1927


e via che ti impallini ferocemente per conoscerne la storia e il perché in ogni minimo dettaglio.
Ed è proprio quella storia che poi racconterai al tavolo dei bambini del pranzo del 25, mentre i tuoi nipoti bramavano di ascoltare proprio da te, che notoriamente possiedi discrete doti affabulatorie, il solito A Christmas Carol o la sceneggiatura di Frozen.


Punti di forza:

a seconda delle specializzazioni e delle materie preferite, l’impallinamento può orientarsi su argomenti scientifico-tecnologici o umanistici. Più probabile che la tua curiosità investa tutto lo scibile.

Know your weakness:

ogni tanto ricordati di lasciarti andare, sii arbitrario e poco razionale, non documentarti: schierati a favore di Panettone o di Pandoro solo perché te lo dice la pancia – ché tanto poi è lì che finiscono.

La tua pagina oracolo di The Christmas Book

p.157 – Keiki Yamada
A Joyful Christmas Party
(Allegra festa di Natale), 2020
Olio e tempera su legno, 91 Ă— 51 cm
Shihodo Gallery, Tokyo


«A quanto pare la tradizione giapponese di mangiare pollo durante le feste natalizie fu importata dagli statunitensi che risiedevano in Giappone e che, non riuscendo a procurarsi il tacchino per le festivitĂ , optarono per il pennuto piĂą reperibile. Ovviamente i giapponesi hanno il loro pollo fritto – pollo karaage – ma è stata la catena Kentucky Fried Chicken a sfruttare la nostalgia di casa nei giorni di festa e a trasformarla in un grosso affare […]»
ACQUISTA IL LIBRO

Condividi il tuo risultato sui social!

Scarica l’immagine qui sotto e caricala nelle tue storie di Instagram.Ricordati di taggare @thechristmasbook