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10 date per conoscere le origini del Futurismo

di Elena Lissoni

Andare alle radici del Futurismo. È questo l’obiettivo della mostra al Palazzo Zabarella di Padova, che guida il pubblico fra le date e i protagonisti di un movimento artistico memorabile

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1909

Il 20 febbraio il quotidiano parigino «Le Figaro» pubblica il Manifeste du Futurisme di Filippo Tommaso Marinetti. Altre versioni del testo erano già apparse alcuni giorni prima su giornali e periodici italiani, a cominciare dalla «Gazzetta dell’Emilia» di Bologna (5 febbraio). Il Manifesto del futurismo era stato precedentemente declamato dall’autore il 15 gennaio, in occasione della messa in scena della prima rappresentazione del dramma in tre atti La donna è mobile (riduzione italiana di Poupées electriques [Fantocci Elettrici]) al Teatro Alfieri di Torino.

 

1910

A febbraio Marinetti incontra Umberto Boccioni, Carlo Carrà e Luigi Russolo e li esorta a stilare un manifesto dei pittori futuristi. Il Manifesto dei pittori futuristi, sottoscritto da Boccioni, Carrà, Russolo, Romolo Romani e Arnaldo Bonzagni, e pubblicato per la prima volta a febbraio in forma di volantino e senza data. Viene letto l’8 marzo al Politeama Chiarella di Torino durante la terza serata futurista. L’edizione definitiva del Manifesto e antedatata all’11 febbraio, ma risale a marzo: tra i firmatari compaiono Giacomo Balla e Gino Severini in sostituzione di Romani e Bonzagni, allontanatisi dal gruppo.

 

1911

Boccioni, Carrà e Russolo inaugurano la Mostra d’arte libera al padiglione Ricordi a Milano (30 aprile – 7 maggio), in aperta polemica con le manifestazioni ufficiali organizzate nell’ambito delle celebrazioni per il Cinquantenario del Regno d’Italia. Severini viene escluso mentre Balla è probabilmente rifiutato. Durante la mostra viene sfregiato il dipinto La risata di Boccioni (New York, MoMA, The Museum of Modern Art).

Ardengo Soffici pubblica su «La Voce» (22 giugno) l’articolo Arte libera e libera pittura futurista, una violenta stroncatura della mostra milanese. Marinetti, Carrà e Boccioni rispondono con la spedizione punitiva al Caffe delle Giubbe Rosse a Firenze, ritrovo dei vociani, e poi il giorno seguente alla stazione di Santa Maria Novella (29-30 giugno). Dalla discussione nasce una rissa che si conclude in Questura, dove Boccioni e Soffici intavolano una discussione, avvio della futura alleanza tra i due principali gruppi d’avanguardia italiani.

 

Jules Schmalzigaug, Sviluppo di un ritmo: Luce elettrica + 2 danzatrici, 1914, olio su tela, 81 x 65 cm. FIBAC Antwerp

1912

Boccioni firma il Manifesto tecnico della scultura futurista (11 aprile). Dipinge Dimensioni astratte di una testa (Milano, Museo del Novecento) e Materia (collezione Gianni Mattioli). Avvia l’esecuzione delle forme plastiche dei gessi e polimaterici, tra cui Vuoti e pieni astratti di una testa (distrutta), Antigrazioso (Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea) e Sviluppo di una bottiglia nello spazio che risentono dell’interesse dell’autore per le opere cubiste di Picasso e Braque.

 

1913

A Roma si svolge tra febbraio e marzo la Prima esposizione pittura futurista nel ridotto del Teatro Costanzi (Galleria Giosi). Espongono Boccioni, Carrà, Balla, Russolo, Severini. Soffici partecipa “invitato” dal gruppo.

 

1914

A seguito delle manifestazioni a favore della guerra a Milano al Teatro Dal Verme e in Piazza Duomo, Boccioni, Marinetti e Russolo vengono arrestati. Marinetti, Boccioni, Carrà, Russolo e Ugo Piatti firmano il manifesto interventista Sintesi futurista della guerra (20 settembre).

 

1915

Boccioni, Marinetti, Piatti, Russolo, Sant’Elia e Sironi si arruolano nel Battaglione Lombardo Volontari Ciclisti e Automobilisti.

 

1916

Rientrato al fronte in luglio, Boccioni muore a Verona a seguito di una caduta da cavallo (17 agosto). Alla fine dell’estate il gruppo futurista partecipa alla realizzazione del film Vita futurista, diretto da Arnaldo Ginna, Bruno Corra ed Emilio Settimelli. Al termine della lavorazione del film è pubblicato, sotto forma di volantino, il manifesto La cinematografia futurista (11 settembre).

Alla Galleria Centrale d’Arte di Palazzo Cova a Milano apre la Grande esposizione retrospettiva Boccioni pittore scultore futurista, con prefazione di Marinetti in catalogo (28 dicembre). In questa occasione Carrà pubblica a propria cura un fascicolo dedicato all’artista.

a cura di Elena Lissoni

 

Tratto dalla cronologia contenuta nel catalogo della mostra Futurismo. La nascita dell’avanguardia 1910-1915, Marsilio Arte, Venezia 2022

BIO
Elena Lissoni, specializzata nello studio della storia del gusto e del collezionismo dell’Ottocento sotto la guida di Fernando Mazzocca, ha pubblicato saggi e testi per i cataloghi di mostre di rilievo nazionale promosse da Fondazione Cariplo, Gallerie d’Italia a Milano, Musei di San Domenico a Forlì, Fondazione Bano a Padova.

INFO
Futurismo. La nascita dell’avanguardia 1910-1915
fino al 26 febbraio 2023
PALAZZO ZABARELLA
Via degli Zabarella 14, Padova
www.zabarella.it

Foto cover: Umberto Boccioni, Meriggio. Officine a Porta Romana, 1910, olio su tela, 75 x 145 cm. Collezione Intesa Sanpaolo. Gallerie d’Italia ‒ Piazza Scala, Milano

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