Un itinerario alla scoperta di Venezia usando come guida gli scatti di Alessandra Chemollo e le parole dell’architetto Luca Molinari. Per scoprire l’altro volto di una città fatta di marmo, acqua e geometrie variabili
Allestite nelle nuove Stanze della Fotografia sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, le sessanta fotografie di Alessandra Chemollo raccontano la città lagunare come un “alter mundus”, attraversato nel corso delle epoche da decine di viaggiatori e ancora sospeso tra passato e presente. A commentare alcuni di questi scatti è l’architetto Luca Molinari, tracciando un itinerario tutto da scoprire.
Quando Le Corbusier visitò per la prima volta Venezia venne folgorato dalla qualità urbana e sociale dei campi della città. Meccanismi urbani fluidi, complessi che regolano i vuoti irregolari degli spazi pubblici attraverso una speciale relazione tra edifici monumentali e architetture civili. A questo si aggiunge l’intelligenza comunitaria di questi spazi, luoghi liberi in cui giocare sicuri, incontrarsi, parlare, fermarsi sereni, accolti sempre da ambienti a misura di vivente.
Ogni architettura di piazza San Marco è fatta per parlare con il mare a cui guarda e per essere osservata dai naviganti che arrivavano in laguna. Si tratta di un disegno consapevole e politico lucidissimo che raccontava al mondo intero della potenza e indipendenza della capitale della Repubblica. Il doppio sistema di portici di Palazzo Ducale concorre a questa visione perché avvolge il monumento politico della città con un sistema sofisticato di luci, ombre e merletti marmorei smaterializzando la massa bi-croma del palazzo cuore della vita politica dello Stato.
Ogni città è prima di tutto un organismo vivente in cui la relazione tra vuoti e pieni, monumenti e architetture silenti, corpi e stagioni la modifica in continuazione e la fa vivere.
Venezia in quanto geografia urbana condizionata dai suoi limiti fisici e ambientali ha sempre fatto di ogni spazio virtù, sfruttandolo al massimo perché il flusso continuo di genti e merci non si placasse mai. Ogni budello di rio che porta da un campo all’altro è un taglio necessario all’interno di una città verticale e densa. Ogni percorso cerca la luce verso il cielo per poi abbagliarti ogni volta che entri, improvvisamente, in un campo che ti accoglie.
BIO
Luca Molinari (1966) è architetto, critico, curatore e professore ordinario di Teoria e progettazione architettonica presso l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. È direttore di M9 Museo del ‘900 di Mestre.
Alessandra Chemollo si è laureata presso l’Università IUAV, con una tesi sulla relazione tra architettura e fotografia. Ha realizzato progetti fotografici a illustrazione di numerosi volumi, approfondendo specifiche modalità di lettura dell’opera architettonica a partire da assunti documentari. Nella sua trentennale esperienza professionale, spazia dall’architettura storica a quella contemporanea e sviluppa ambiti teorici con finalità didattica e curatoriale.
INFO
Venezia. Alter mundus
fino al 4 giugno 2023
LE STANZE DELLA FOTOGRAFIA
Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia
www.lestanzedellafotografia.it
Foto cover: Campo Santa Margherita. 10.03.2020. Photo Alessandra Chemollo
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