Un confronto inedito e originale tra due grandi artisti. Questa pubblicazione è concepita come un dialogo tra la complessità del segno nell’opera del fondatore del movimento spazialista, Lucio Fontana, e la relazione tra spazio e corpo nel lavoro di uno tra i più acclama-ti scultori del nostro secolo, Antony Gormley.
Viene esplorata una selezione, puntuale e densa, di opere, scultoree e su carta, di questi due artisti evidenziando il rapporto tra il segno e l’espressione della materia – una materia che diventa tutt’uno con lo spazio, e uno spa-zio che si fa via via sempre più materico – uno dei punti in comune nell’opera di Fontana e Gormley. Tanto nella loro dimensione bidimensionale quanto in quella tridimensionale, il lavoro di entrambi gli artisti “abita” lo spazio, e l’attenzione si sposta dall’oggetto nello spazio allo spazio stesso. Ogni singolo lavoro porta con sé la traccia della realtà del momento in cui il gesto, sia esso scultoreo o grafico, sprigiona la tensione energetica contenuta nella sua stessa esecuzione. Il segno diventa dunque anche una registrazione del tempo. Documentata in questa piccola, preziosa pubblicazione una selezione di disegni realizzati da Fontana tra il 1947e il 1968 e una serie di disegni e opere su carta che percorrono tutti gli aspetti della ricerca di Antony Gormley, insieme ad alcune sculture di entrambi gli autori.
27,00 €