Robert Mapplethorpe
a cura di
Denis Curti,
272
pagine
,
1
^
ed.
2025
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Cataloghi
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ITA,ENG
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ISBN 9791254632772
«Cerco l’inaspettato. Cerco cose che non ho mai visto prima». Robert Mapplethorpe
Il catalogo Robert Mapplethorpe, edito da Marsilio Arte e curato da Denis Curti, accompagna la trilogia di mostre dedicate all’artista nelle città di Venezia, Milano e Roma.
Genio ribelle che ha saputo riscrivere i codici della fotografia di ritratto e di nudo; sciamano contemporaneo di una New York segreta e scabrosa; raffinato, sintetico ed elegante cantore di un’idea di bellezza assoluta. Robert Mapplethorpe è stato anche e soprattutto un artista profondamente consapevole della storia dell’arte, un conoscitore raffinato che ha costantemente cercato di dialogare con il passato per generare immagini innovative e contemporanee. La sua visione è stata influenzata dal classicismo, che Mapplethorpe ha non solo studiato, ma anche copiato, rinnovato e interpretato, traducendo in fotografia quei principi di armonia, proporzione e perfezione formale che caratterizzano la scultura antica.
Il volume che accompagna il progetto espositivo articolato in tre tappe pone in dialogo diretto le più celebri fotografie di Mapplethorpe che hanno come soggetto le sculture classiche, perfette ed eterne, accanto a immagini con protagonisti modelli maschili e femminili, fugaci e sensuali, che riprendono pose o angolature delle precedenti, creando un confronto visivo tra la rappresentazione scultorea del corpo umano e quella fotografica.
Con l’obiettivo di tracciare le varie tappe della carriera e della ricerca artistica di Mapplethorpe, prende vita una monografia completa e aggiornata che racconta le fasi cruciali della sua produzione, dalle prime esplorazioni con i collage no agli ultimi lavori, passando per le sue iconiche fotografie di nudi, ritratti e composizioni floreali.
Un’opera ricca e completa, che indaga l’intera produzione e l’evoluzione del linguaggio di Mapplethorpe (New York, 1946 – Boston, 1989) attraverso 257 opere, dai primi collage e ritratti fino alle sue indagini sul nudo e sulla statuaria classica. Il volume si apre con il testo istituzionale di Michael Ward Stout, presidente della Fondazione Robert Mapplethorpe. Segue il saggio di Alberto Salvatori, dal titolo Forma e intensità, una celebrazione di Robert Mapplethorpe come artista in grado unire perfezione formale e immagine ideale, in una fotografia che fonde rigore, misura, equilibrio, intensità e naturalezza – valori universali che da sempre si ascrivono al “classico”. Il contributo di Denis Curti, Per una fotografia estatica, offre una panoramica sulla storia e sulla parabola artistica di Mapplethorpe, definita «appassionante e straziante, sincera e vulnerabile, trasparente e incredibilmente ambigua». Completano il volume una dettagliata biografia dell’artista, un’ampia bibliografia, l’elenco delle mostre personali e la lista delle fotografie esposte.