Il libro è dedicato alla ricostruzione del teatro che sarà inagurato il prossimo 14 dicembre, soprattutto a ciò che il cantiere, una volta terminato, non consentirà più di vedere. Ci sono voluti sette anni e sei mesi di lavoro, tre appalti, quattro diverse imprese che a ruota hanno preso in mano il timone della situazione. Il curatore del volume, Leonardo Ciacci, ha raccolto tutte queste voci e ha dato vita a un lungo racconto che va oltre il semplice resoconto tecnico-progettuale. Non solo vengono descritte tutte le fasi costruttive ma si affrontano problemi e temi che hanno tormentato i protagonisti del cantiere. Cosa ha voluto dire per il progettista il “come era e dove era”? Per il direttore dei lavori: cosa significava trasformare un teatro in legno in uno di cemento? Per il capo cantiere: cosa significava organizzare un cantiere “moderno” in una città “antica”? Per il responsabile del teatro: quali caratteristiche duso avrà il nuovo teatro? E ancora: quanti e quali “cantieri” sono nati fuori e dentro il cantiere principale a causa della contemporaneità delle operazioni imposte dai tempi di realizzazione? Una ricca e inedita campagna fotografica documenta le condizioni iniziali delledificio distrutto, le fasi della costruzione della nuova struttura, la costruzione degli arredi tecnici (acustica, scena, macchina teatrale, apparati), le condizioni di organizzazione del cantiere e il nuovo teatro così come si offre alla città. Una ricostruzione storica che sarà impossibile ignorare Leonardo Ciacci insegna teorie dellurbanistica allIstituto universitario di architettura di Venezia. Per Marsilio ha pubblicato Rodi italiana 1912-1923. Come sinventa una città (1991) e Progetti di città sullo schermo. Il cinema e gli urbanisti (2001). La Fenice cè. È risorta. Lhanno ricostruita.
58,00 €