Libri

da MArte

Cosa può fare l’arte di fronte alla perdita? Risponde la filosofa Judith Butler

di Redazione

Si interroga sullo stato dell’arte la filosofa e attivista Judith Butler, che fra le pagine del suo libro individua nel gesto creativo un antidoto alla distruzione del tempo presente

Condividi su
Tweet about this on Twitter
Twitter
Share on Facebook
Facebook

Dopo Rachel Cusk, a prendere la parola nell’ambito del dibattito su Lo stato dell’arte, la serie di incontri ideata a Venezia da Palazzo Grassi ‒ Punta della Dogana, è la filosofa americana Judith Butler. Ambiente, arte e politica concorrono a delineare la sua riflessione sui concetti di perdita e di rigenerazione. Quale ruolo può giocare la creazione artistica in questo scenario? Come può aiutarci a rendere tollerabile ciò che non lo è? Le risposte a questi e ad altri interrogativi sono contenute nel volume pubblicato da Marsilio Arte all’interno della nuova collana “Lo stato dell’arte”.

BIO
Judith Butler, tra le voci più autorevoli e originali della filosofia contemporanea, è docente presso l’Università della California, Berkeley, e presso la European Graduate School. Tra le sue più recenti pubblicazioni tradotte in italiano: La forza della nonviolenza. Un vincolo etico-politico (2020), Due letture del giovane Marx (2021) e le nuove edizioni di Questioni di genere. Il femminismo e la sovversione dell’identità e Corpi che contano. I limiti discorsivi del “sesso” (2023).

 

Video credit: Video Maco Film Venice London © Palazzo Grassi, Pinault Collection

Articoli correlati

Iscriviti, la nostra newsletter ti aspetta!

Ricevi C’è vita su MArte per rimanere aggiornato su mostre, eventi, artisti, libri.

Registrandoti confermi di accettare la nostra privacy policy.