L’Atlante prende in considerazione unicamente i patrimoni mediali storici di istituti pubblici e privati digitalizzati o in corso di digitalizzazione, escludendo quelli analogici, anche se cospicui, in quanto non accessibili attraverso le nuove tecnologie.
La ricerca si rivolge a tre categorie di utenti: gli operatori – editori, curatori di musei, giornalisti e registi, e più in generale gli studiosi del secolo appena trascorso – che sono in costante ricerca di documenti legati alla memoria e alla storia del Novecento; le istituzioni pubbliche e private, come le agenzie fotografiche, le aziende, i centri di studio universitari, le banche, le fondazioni e le associazioni culturali, i circoli – per rappresentare al meglio i loro progetti e darne adeguata visibilità e conoscenza; il volume vuole inoltre essere uno strumento per quanti studiano gli attuali processi di informatizzazione dei dati e dei documenti.
Le schede offrono uno stato dell’arte – certo non esaustivo, ma quantomeno cospicuo – rispetto alle politiche di digitalizzazione in corso in Italia, monitorate fino a tutto il dicembre 2014.
INDICE
– Archivi del Novecento, coordinate per un patrimonio digitale
– I nuovi media museums. Gli effetti della digitalizzazione e la sfida della crossmedialità
– Per un Atlante degli archivi nell'era digitale
– Schedatura degli archivi e dei portali – metodologia e analisi della ricerca
– Archivi: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino-Alto Adige, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto
– Portali
45,00 €