Per l'italiano medio la Dalmazia, regione dell'Adriatico orientale, oggi parte della Croazia e del Montenegro, rimane un'entità dai contorni esotici e sconosciuti, di cui si apprezzano le spiagge e le bellezze naturali, ma verso la cui storia si mostra disinteresse e incomprensione. Poco noto è il fatto che sino alla seconda guerra mondiale siano esistite in Dalmazia vivaci collettività italiane e che siano originarie di quelle terre importanti personalità della nostra storia nazionale, da Niccolò Tommaseo a Enzo Bettiza e Ottavio Missoni. Obiettivo di questo volume, fondato su approfondite ricerche archivistiche e su una vasta e inedita documentazione, è ricostruire i momenti fondamentali delle vicende politiche delle popolazioni italiane di Dalmazia nel corso del Novecento, dagli ultimi anni dell'Impero asburgico alle tragiche vicende delle due guerre mondiali, all'esodo dei dalmati italiani e alla loro difficile integrazione nell'Italia della Prima Repubblica. Da questo libro emerge un inedito e appassionante ritratto di un mondo complesso e variegato, quello dell'italianità dalmata, scisso fra un amore idealistico e passionale per una nazione madre, l'Italia, spesso arcigna e indifferente, e il legame indissolubile e nostalgico con la patria d'origine, la Dalmazia, con il suo mare e le sue montagne.
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