Un invito a visitare la città in un modo originale e un esempio suggestivo di come sia possibile mettere in sintonia le espressioni artistiche di due civiltà
Una città mutevole e inafferrabile, ma insieme ideale e metafisica. Così appare Venezia riflessa nei vetri delle proprie finestre. Non si tratta del suo doppio, ma di un’altra Venezia, una Venezia immaginaria che cambia forme e colori, che diffonde la sua presenza in prospettive inaspettate e in accostamenti stupefacenti, con cupole, alberi, campanili, colonne, nuvole, statue e comignoli che spuntano, con fattezze più o meno snaturate, da dentro gli infissi di case e palazzi. Particolarmente adatti alle immagini sono i versi persiani che accompagnano le fotografie: tutti dedicati al motivo del riflesso nello specchio, essi sono opera del genio visionario di Bidel (1644-1720), poeta mistico vissuto in India e fra i massimi esponenti della letteratura in lingua persiana.
Un grande regalo per chi ama Venezia
Riccardo Zipoli è nato a Prato nel 1952 e dal 1975 insegna Lingua e Letteratura persiana all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Autore di numerose pubblicazioni, si occupa principalmente di problemi storici e stilistici nell’ambito della letteratura persiana. Nel 1978 ha conseguito il diploma in regia e in direzione della fotografia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Ha organizzato mostre fotografiche in Italia e all’estero.
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