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Angeli caduti e umanità. La nuova mostra di Anselm Kiefer a Firenze

di Redazione

Una linea che collega passato e futuro attraversa la mostra di Anselm Kiefer negli ambienti di Palazzo Strozzi. A raccontarci tutti i dettagli è il curatore Arturo Galansino, direttore generale della fondazione fiorentina

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Si intitola Angeli caduti la mostra che, fino al 21 luglio 2024, Palazzo Strozzi dedica ad Anselm Kiefer, artefice di una profonda riflessione nella quale confluiscono storia, filosofia, spiritualità e materia. Se siete curiosi di saperne di più, questa intervista al curatore Arturo Galansino è ciò che fa per voi.

Anselm Kiefer porta a Palazzo Strozzi una serie di opere storiche e alcuni lavori recenti, inclusa una installazione site specific. Ci racconta qualcosa in più?
Anselm Kiefer. Angeli caduti si pone come una grande mostra concepita appositamente dall’artista in diretto dialogo con gli spazi di Palazzo Strozzi, tra le sale del Piano Nobile e il cortile rinascimentale. Attraverso oltre venticinque opere storiche e di recente produzione, tra cui un lavoro immersivo composto da sessanta tele di dimensioni diverse, l’esposizione permette di entrare in contatto diretto con la variegata pratica del grande maestro tedesco che abbraccia pittura, scultura, installazione e fotografia ed esalta una profonda e stratificata ricerca sui temi della memoria, del mito, della storia, della letteratura e della filosofia.

La mostra si intitola Angeli caduti. Quali sono le ragioni di questo titolo?
L’espressione “angeli caduti” indica gli angeli cacciati dal Paradiso a seguito della loro ribellione contro Dio. Quest’immagine simbolica, rappresentazione dell’intera umanità, diventa punto di partenza della mostra a Palazzo Strozzi attraverso la nuova opera per il cortile intitolata proprio Engelssturz (Caduta dell’angelo, 2022-2023), resa possibile grazie al sostegno della Fondazione Hillary Merkus Recordati. Attraverso una potente materialità e le dimensioni di oltre sette metri di altezza, questo grande dipinto ha per soggetto il celebre brano dell’Apocalisse che descrive il combattimento tra l’arcangelo Michele e gli angeli ribelli, metafora della lotta tra Bene e Male. Esaltata dal contesto dello spazio aperto verso il cielo della corte di Palazzo Strozzi, l’opera diviene un invito a riconsiderare il nostro rapporto tra spirito e materia, divenendo metafora della ricerca di significato di tutta l’umanità.

La ricerca di Anselm Kiefer è lunga e composita. Che cosa emerge dalla mostra fiorentina? Quali temi e con quali modalità?
Anselm Kiefer è uno dei massimi artisti viventi e a Palazzo Strozzi le sue opere sono messe in dialogo con l’architettura rinascimentale, amplificando le stratificazioni dei loro significati: un viaggio attraverso allegorie, figure e forme che riflettono sull’identità, la poesia, le vicende storiche, i diversi pensieri filosofici. I visitatori sono chiamati ad attraversare una potente fusione di riferimenti, immagini e citazioni che spaziano dalla storia antica alla Seconda guerra mondiale, dalla filosofia classica alla letteratura moderna. La mostra diviene un invito a investigare la complessità dell’esistenza tra passato, presente e futuro e nella dialettica tra spiritualità e materialità. Protagonista è una profonda riflessione sulla natura umana, i suoi conflitti, le sue contraddizioni e le sue potenzialità.

Intervista a cura di Arianna Testino

BIO
Arturo Galansino (Nizza Monferrato, 1976) dal 2015 è il direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi a Firenze. In precedenza ha maturato una serie di importanti esperienze curatoriali al Musée du Louvre di Parigi, alla National Gallery e alla Royal Academy of Arts di Londra.

INFO
Anselm Kiefer. Angeli caduti
fino al 21 luglio 2024
PALAZZO STROZZI
Piazza Strozzi, Firenze
https://www.palazzostrozzi.org/

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