Otto grandi bandiere accolgono il pubblico della 19. Mostra Internazionale di Architettura curata da Carlo Ratti. Realizzate dall’artista Konstantin Kakanias, sono ispirate agli altrettanti volti di Venezia Donna immaginati da Diane von Furstenberg, stilista, filantropa e autrice che ha dato forma al volume “Serenissima. Solution & Seduction", pubblicato da Marsilio Arte. Le abbiamo chiesto tutti i dettagli, in attesa della presentazione del libro all'Ateneo Veneto di Venezia il 26 maggio 2025 alle ore 18
Architetta, Ingegnera marittima, Mercante, Finanziera, Musa, Diplomatica, Giudice e Madre della Repubblica: sono queste le otto identità di Venezia-Donna secondo Diane von Furstenberg, ideatrice dell’iniziativa che trova nella Biennale Architettura 2025 curata da Carlo Ratti – e intitolata Intelligens. Natural. Artificial. Collective. ‒ una importante cassa di risonanza. Le otto bandiere, disposte lungo il viale di fronte al Padiglione Centrale dei Giardini della Biennale di Venezia, sono incluse nel progetto La Libreria, bookshop della Biennale Architettura 2025, presentato da Diller Scofidio + Renfro, Diane von Furstenberg, Schlaich Bergermann Partner, Transsolar e confluito nella sezione della 19. Mostra Internazionale di Architettura denominata Venice as a Living Lab.
I volti di Venezia Donna illustrati dall’artista Konstantin Kakanias sono custoditi anche nel libro Serenissima. Solution & Seduction, pubblicato da Marsilio Arte e accompagnato dalle parole non soltanto di Diane von Furstenberg, ma anche della storica Tiziana Plebani, invitata a prestare la sua voce a Venezia, che si racconta in prima persona. Il risultato è un mosaico di parole e immagini, che combina il passato di Venezia con un presente in perenne trasformazione. Abbiamo fatto qualche domanda a Diane von Furstenberg.
Nell’introduzione a Serenissima. Solution & Seduction lei scrive: “Carlo Ratti, curatore della Biennale Architettura 2025, divertito dalla mia passione per Venezia Donna, mi ha proposto di sviluppare un progetto ispirato a questa visione”. Come è nata e come si è concretizzata questa collaborazione?
Circa quattro anni fa, leggendo la biografia di Venezia dello storico americano Thomas Madden, mi immaginai Venezia come una donna, la donna che mi sarebbe piaciuto essere. Due anni fa incontrai Carlo Ratti a Davos e probabilmente condivisi anche con lui questa idea. Poi un giorno, mentre stava preparando la Biennale di Architettura e pensava al nuovo bookshop provvisorio – in sostituzione di quello che si trova nel Padiglione Centrale dei Giardini, attualmente chiuso per restauro ‒, parlammo nuovamente e lui mi propose di sviluppare quella mia idea. Io amo molto le bandiere e per illustrare su di esse le otto incarnazioni di Venezia Donna ho coinvolto il mio amico e artista Konstantin Kakanias. Le bandiere sventolano all’esterno del padiglione-libreria progettato dall’architetta Liz Diller, con cui ho collaborato a New York.
In un presente sempre più complesso per le donne, quale significato assume l’immagine di Venezia Donna?
La bandiera è un simbolo dai molti significati ed è importante che quelle realizzate per la Biennale 2025 ricordino, appena varcato l’ingresso, che Venezia è una donna, con tutte le identità raccontate nel libro. Si tratta di bandiere alla femminilità, concetto che custodisce l’equilibrio tra soluzione e seduzione.
Serenissima. Solution & Seduction è frutto di un lavoro collettivo: l’idea è sua, le illustrazioni sono di Konstantin Kakanias, i testi di Tiziana Plebani. Che cosa l’ha spinta a realizzare questo volume e a quale pubblico si rivolge?
Volevo creare un ricordo del progetto e raccontarlo. Ho coinvolto la storica Tiziana Plebani chiedendole di scrivere dal punto di vista di Venezia, facendola parlare in prima persona. Poi abbiamo incluso le opere illustrate di Konstantin Kakanias e in tempi velocissimi abbiamo realizzato il libro. Non penso mai a un pubblico specifico, penso al messaggio che voglio comunicare.
Lei conosce bene Venezia e la abita. Perché l’ha scelta?
In un momento storico come quello attuale, vivere in una città come Venezia, simbolo di resilienza, mi dà ottimismo e coraggio.
Intervista a cura di Arianna Testino
BIO
Diane von Furstenberg è una stilista, filantropa e autrice che ha dedicato la sua vita a ispirare le donne. Fondatrice del suo marchio omonimo e creatrice dell’iconico wrap dress, Diane ha definito la libertà per generazioni di donne. Nel 2010 ha istituito i DVF Awards con la Diller-von Furstenberg Family Foundation per onorare e sostenere le donne straordinarie. È autrice di numerosi libri, tra cui Diane: A Signature Life, The Woman I Wanted to Be e Own It: Il segreto della vita. Diane è stata inserita nella National Women’s Hall of Fame nel 2019 e ha ricevuto il Chevalier de la Légion D’Honneur dalla Francia nel 2020 e il Commandeur de l’Ordre de la Couronne dal suo paese natale, il Belgio, nel 2021. Attualmente fa parte dei consigli di amministrazione di Vital Voices e del CFDA.
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