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da MArte

Ecco come si progetta il libro per ricostruire la civiltà

di Redazione

Che cosa succederebbe se la civiltà così come la conosciamo dovesse essere ricostruita da zero? Di cosa avremmo bisogno per farlo? Trae spunto da questi interrogativi The Book, il libro realizzato dalle “menti affamate” del collettivo Hungry Minds. Abbiamo intervistato il co-fondatore Vsevolod Batischev e Lev Kaplan, responsabile del gruppo di illustratori all’opera su The Book

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Agli esordi della pandemia, quando incertezza e paura monopolizzavano i pensieri sul futuro, un gruppo di artisti, designer e illustratori sparsi per il mondo ha unito le forze e ha dato vita a The BookManuale definitivo per la ricostruzione della civiltà. Ci siamo fatti raccontare tutta la vicenda da Vsevolod Batischev e da Lev Kaplan.

La storia di The Book è eccezionale: dall’idea di partenza allo straordinario crowdfunding sino alla versione italiana pubblicata da Marsilio Arte. Vuole ripercorrere con noi l’avventura di The Book?
Vsevolod Batischev: Ricordo quanto, durante la mia infanzia, mi affascinassero le enciclopedie per bambini. La consapevolezza che dietro ogni cosa semplice o complessa si nascondesse un’idea brillante mi ha ispirato. Osservando ciò che mi circondava, mi chiedevo sempre: “Come creerei questo?” “Cosa userei per realizzare una corda per l’arco?” “E un paio di occhiali?”.
Anche all’università continuavo a riflettere su queste domande; l’elenco si allungava, ma il mio stupore non diminuiva. A 24 anni, costruii la bottega di Leonardo da Vinci, ricreando quasi tutte le sue invenzioni. I cavalieri alzarono le mani, le vetrate con l’Uomo Vitruviano si illuminarono e la testa del serpente sullo scudo si mosse. Nel suo modello di città ideale ho incorporato le unità di trasmissione delle torri edili alimentate ad acqua.
Nel 2020, con lo scoppio della pandemia, persi la mia attività. Ero anche in attesa del mio primo figlio. Allora vivevamo in Giappone, con i confini chiusi e l’intero Paese che restava a casa. Le strade di Tokyo e Kyoto erano vuote. Siamo rimasti a Naoshima, un’isola di musei e installazioni artistiche sparse.
Un giorno mia moglie e io ci domandammo se quello fosse l’inizio della fine. E se la pandemia avesse spazzato via il 99% della popolazione? Chi avrebbe ricostruito la civiltà? Sicuramente non eravamo adatti a quel ruolo. Fu allora che mi venne in mente per la prima volta l’idea di creare un libro. Scrissi al mio amico Timur: “Ho un’idea, ma dobbiamo agire in fretta; il tempo stringe”. Era aprile 2020.

E poi cosa accadde?
Vsevolod Batischev: Cercammo un illustratore, incontrammo Lev Kaplan e il progetto ebbe un’anima. Per sei mesi esplorammo il nostro stile, scegliemmo i temi dell’illustrazione, studiammo molto noi stessi, realizzammo schizzi sui tovaglioli. A dicembre lanciammo una raccolta fondi su un Kickstarter con aspettative modeste. Il nostro piano ottimistico era di raccogliere 300.000 dollari, considerando il progetto un hobby, anche se portato avanti con passione.
Dopodiché, onestamente, non sappiamo cosa sia successo. Raccogliemmo 500.000 dollari in pochi giorni, a metà strada avevamo raggiunto il milione di dollari per poi totalizzare quasi 2 milioni e mezzo di dollari. Eravamo felici, ma la realizzazione richiedeva tempo; non eravamo preparati per questo. Ciò significava che decine di migliaia di persone in tutto il mondo credevano in noi e non potevamo deluderle.
Con questa consapevolezza, capimmo che non avremmo potuto farcela da soli. Nei mesi successivi abbiamo assunto i migliori illustratori del mondo, esperti in vari campi: medicina, ingegneria, cultura, psicologia, arte. Per tutto l’anno successivo lavorammo al libro ogni giorno. Era il 2021, ancora in piena pandemia; a proposito, non abbiamo incontrato fisicamente la maggior parte delle persone con cui abbiamo collaborato.
Dietro ogni illustrazione ci sono decine di ore di lavoro meticoloso, numerosi schizzi respinti e un’enorme quantità di commenti da parte degli esperti. È stato un anno incredibilmente faticoso ma, lo ammetto, uno dei più felici.

Quali sono gli intenti di The Book e come si rivolge ai lettori?
Vsevolod Batischev: Credo che l’obiettivo principale del libro sia permettere ai lettori di fare ancora una volta esperienza del senso di curiosità infantile ormai dimenticato. Il mondo è ancora altrettanto sorprendente; molti di noi sono semplicemente cresciuti e negli anni hanno perso quel sapore dell’infanzia: la curiosità, la meraviglia verso il mondo circostante, la capacità di essere sempre pronti a stupirsi. Non ci chiediamo più come si muove un’auto; invece, spesso ci chiediamo da dove provenga l’ingorgo. Eppure, sono successe così tante cose nell’Universo, sono nate così tante idee brillanti proprio perché questo ingorgo esistesse. Le cose sono diventate una routine per noi. Il libro ci permette di guardarle di nuovo, di sentire la genialità del pensiero umano.

“Chi è” Hungry Minds? Come descriverebbe il collettivo che ha co-fondato?
Vsevolod Batischev: La nostra squadra è numerosa ed è stato davvero un colpo di fortuna riunire un tal numero di persone affini. Menti affamate, per l’appunto. Tutti noi percepiamo il libro come la nostra eredità. Nella ricerca della verità, abbiamo speso molti giorni dando vita ad accesi dibattiti, ma tutti abbiamo capito che ognuno di essi rende il libro migliore. Siamo un team internazionale proveniente da Russia, Ucraina, Inghilterra, Germania, America, Israele e altri Paesi. Forse è per questo che nel libro celebriamo non la storia dei singoli Paesi ma l’umanità nel suo insieme.

Le illustrazioni realizzate per The Book richiamano diversi tipi di estetica e cultura, dallo steampunk al pop. Ci racconta qualcosa di più sul processo che ha portato alle illustrazioni di The Book?
Vsevolod Batischev: Lo stile peculiare del nostro libro è stato ispirato dalle opere dell’illustratrice Svetlana Dorosheva; siamo rimasti affascinati dalla sua interpretazione contemporanea della follia medievale. Lev Kaplan l’ha perfezionata. Ogni illustrazione ha diversi livelli. Il primo strato è enciclopedico, radicato nelle idee. Abbiamo dovuto leggere numerosi articoli scientifici, studiare disegni e coinvolgere esperti. Questo ha formato lo scheletro dell’illustrazione. Poi abbiamo aggiunto un colpo di scena: forme insolite e di grande impatto visivo. Chirurghi-polpi, piante inesistenti, animali che indossano un’armatura: tutto questo ha dato carattere all’illustrazione, permettendo di rivolgere uno sguardo nuovo a cose familiari. Il tocco finale è stato aggiungere dei contenuti nascosti. Sono presenti in quasi tutte le illustrazioni, molti fanno riferimento alla cultura pop contemporanea o a personaggi storici, ma alcuni sono molto più complessi e richiedono una notevole erudizione per essere scoperti. C’è la partita di Go tra Lee Sedol e l’AI, abbiamo incluso la mossa specifica nell’illustrazione. È nota come “God move”. C’è anche il contenuto nascosto legato alla storia della fondazione dell’azienda Lamborghini. In sostanza, il libro può essere riletto più volte su diversi livelli. Non penso che qualcuno possa risolvere tutti i misteri del libro.

In qualità di direttore artistico e capo del team di illustratori di The Book, come descriverebbe questo progetto editoriale? Cos’è The Book dal suo punto di vista?
Lev Kaplan: Per come la vedo io, The Book è innanzitutto l’idea di osservare la storia della civiltà dal punto di vista dell’uomo moderno, sia nei contenuti che visivamente. Ecco perché abbiamo scelto lo stile delle vecchie incisioni dipinte, integrandolo con elementi steampunk e dieselpunk, rendendo lo stile stesso parte della narrazione. Inoltre, questo progetto ha dimostrato quanto un ampio team di illustratori possa lavorare bene insieme, disegnando illustrazioni quasi nello stesso stile, ma senza perdere le proprie caratteristiche individuali e divertendosi a prendere parte a un progetto interessante.
Vorrei aggiungere che mi è piaciuto lavorare a The Book anche perché sono riuscito a evitare una eccessiva serietà nell’approccio alle illustrazioni, elemento che spesso rovina un progetto.

 

BIO
Appassionato di meccanismi a orologeria e giocattoli cinetici, Vsevolod Batischev è stato un costruttore di escape room. Nel 2020, dopo aver perso la sua attività durante la pandemia, si è ricordato di un altro hobby d’infanzia: fantasticare su come ricostruire la civiltà se quella attuale dovesse crollare. Frustrato dal fatto che sarebbe stato piuttosto inutile in confronto a ingegneri, scienziati e costruttori, gli è venuta l’idea di scrivere un libro su come far rivivere la civiltà.

Lev Kaplan è un maestro dell’illustrazione ed è a capo del team di illustratori e designer di The Book. Ha studiato architettura, ma ha lavorato per venticinque anni nel campo della pubblicità, continuando a evolversi come artista, sia nell’ambito dell’illustrazione dei libri per bambini sia in quella commerciale, così come nell’ambito della grafica animata e del graphic design. Oggi lavora come artista e illustratore. Insegna anche illustrazione e pittura ad acquerello presso la Kunstfabrik Art School di Vienna.

Foto cover: Lev Kaplan, responsabile del gruppo di illustratori all’opera su The Book a Lucca Comics&Games 2023. Photo Matteo Catania, Hubove Studio

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